Ogni anno, centinaia di persone dal Medio Oriente, dall' Africa e dall'Asia, hanno tentato la traversata in mare per raggungere l'Europa in cerca di asilo politico e protezione internazionale. 

Nel campo profughi di Samos, a un miglio di mare dalle coste della Turchia, bambini e ragazzi vivevano in tende nel bosco o in container svoraffollati. Il cibo era insufficiente, le condizioni igieniche e sanitarie inadeguate e l'intero sistema era al collasso. 

A Settembre 2021, una nuova struttura è stata aperta in una località remota dell'isola, a circa 15km dal centro abitato. Tutte le persone residenti nel vecchio campo sono state trasferite nel nuovo centro e costrette a vivere in una condizione di prigionia. Il centro è circondato da filo spinato e l'accesso è consentito solo ai residenti che devono essere sottoposti ad invasivi controlli di sicurezza per poter entrare e uscire. 

Alla luce di questi cambiamenti, Still I Rise si è impegnata per continuare ad offrire agli studenti di Mazì uno spazio sicuro e lontano dalle condizioni disumane del campo, un luogo dove i loro diritti vengano rispettati. 

La nostra scuola di Mazí (in greco “insieme”) è stato il nostro primo progetto sul campo: qui è nato il nostro metodo educativo e il nostro sogno di cambiare il mondo. Un centro educativo a tempo pieno dove abbiamo offerto lezioni di inglese, matematica, sports e arte, affiancate da diverse attività per lo sviluppo psico-sociale. 

Accoglienza e condivisione sono stati i cardini su cui si è fondato il progetto che offriva ai ragazzi un punto di riferimento stabile a cui appigliarsi per risollevare il proprio destino.

Un team di coordinatori e volontari competenti e appassionati ha accompagnato i ragazzi e facilitato lo sviluppo di relazioni positive e l’apprendimento pratico. Anche il pranzo e i momenti di festa sono state occasioni preziose per normalizzare la quotidianità in un contesto multiculturale che rappresenta un valore inestimabile.

La situazione a Samos era difficile. Abbiamo assistito ad una costante instabilità e a contninui cambi nelle regole imposte ai residenti del nuovo centro. 

Nonostante questo, noi abbiamo continuato ad offrire un supporto concreto ai nostri studenti. Siamo orgogliosi dei successi: alcuni ragazzi hanno ottenuto la certificazione linguistica in inglese, e altri hanno trovato asilo in luoghi più adeguati dove hanno potuto spendere tutte le competenze apprese al centro e, insieme, abbiamo allestito Through Our Eyes, la prima mostra fotografica realizzata dagli stessi bambini rifugiati. Al contempo, abbiamo avviato una serie di attività di advocacy per tutelare i diritti dei minori sull’isola.

A metà maggio 2022, abbiamo completato la nostra missione educativa a Samos.

Dall'apertura del nuovo hotspot a settembre, infatti, il numero di studenti è drasticamente diminuito e, grazie anche al nostro sostegno, gli studenti rimasti sono stati finalmente iscritti alla scuola greca.

Il nostro sogno è sempre stato che tutti i nostri studenti potessero frequentare la scuola greca e che quindi non ci fosse più bisogno di noi. Finalmente abbiamo raggiunto questo obiettivo!

Mentre la nostra missione educativa è conclusa, il nostro lavoro di advocacy continuerà. Infatti, ci sono così pochi richiedenti asilo a Samos perché, purtroppo, le autorità greche impediscono gli sbarchi, respingendo le persone brutalmente e illegalmente verso la Turchia.

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