Freddy Mudila Mukomena ha 15 anni ed è uno studente della Scuola di Emergenza e Riabilitazione di Still I Rise a Pamoja, in Repubblica Democratica del Congo. Prima lavorava in miniera. Racconta di avere assistito a violenze di ogni tipo, e di esserne stato vittima lui stesso. «Sono cambiato, ora mi sento in pace», dice.
Con questa intervista prosegue il viaggio di “Through Our Voices” in Repubblica Democratica del Congo, un progetto di advocacy Still I Rise nato per raccontare quello che succede nei Paesi in cui operiamo attraverso le voci dei nostri studenti e delle loro famiglie.
«Vivo in una famiglia di 10 persone composta da 8 figli ed i miei genitori, veniamo dal villaggio di Mwanvwe, nella provincia di Lualaba.
La mamma non è andata a scuola, solo papà ha frequentato per un po’ la scuola secondaria, ma non l’ha finita, ha fatto solo il terzo livello di meccanica generale. Io ho iniziato a frequentare la scuola Pamoja a febbraio 2022. Mi piace usare il computer perché, adesso che me lo hanno insegnato, so come usarlo correttamente.
La scuola mi sta aiutando molto, sono diventato educato, e sono migliorato anche a livello intellettuale. Nel nostro quartiere ora ci sono molte persone che mi chiedono di aiutarli a leggere o a scrivere lettere.
Sono felice di venire a scuola per prepararmi alla mia vita futura perché domani sarò una persona importante nella provincia di Lualaba. Se penso al periodo prima di entrare a scuola ho solo brutti ricordi.
I giovani del nostro quartiere mi prendevano in giro, dicendo che ero analfabeta, che non sarei diventato nessuno perché non sapevo leggere, mi insultavano, dicendo che ero come un morto vivente, quelle parole mi hanno sconvolto molto e questo mi ha spinto a dedicarmi allo studio.
Ho lavorato in miniera con i miei fratelli maggiori e i miei amici. Facevamo molte cose in miniera, tra cui raccogliere e lavare i minerali e trasportarli in sacchi che erano molto pesanti. L’unico bel ricordo che ho di quel periodo è che siamo andati con i miei fratelli maggiori alla miniera di l’eau verte, ho guadagnato un po’ di soldi e ho comprato tre lamiere per la mia casetta.
Un giorno eravamo in una miniera sotto terra, c’era stata una frana, uno dei nostri amici di nome Maurice era ricoperto di terra, quel giorno è stato terribile, siamo intervenuti per tirarlo fuori vivo. Mi sentivo spesso in pericolo.
Ho assistito a molte violenze e io stesso ne sono stato vittima. Ricordo che qualcuno è stato bruciato vivo davanti a me. Sono arrivati con questo ragazzo, lo hanno cosparso di benzina, lo hanno coperto con un pneumatico e gli hanno dato fuoco.
Sono stato anche picchiato gravemente dagli “Shèges” (delinquenti) del mercato di Kouvas, mi hanno chiesto dei soldi e io ho rifiutato, sono venuti con dei tronchi d’albero per picchiarmi.
Ci sono ancora altri bambini nella miniera dove andavo anche io, e consiglierò loro di lasciare la cava e di andare a scuola per non mettere in pericolo la loro vita e costruirsi un futuro migliore. Nella cava non c’è una buona istruzione e per di più non è un buon posto dove stare, è troppo sporco, c’è ogni tipo di violenza, accadono troppe cose brutte.
Mi piacerebbe diventare pilota, è il mio lavoro preferito. L’istruzione mi aiuterà in tutti i modi, mi aiuterà ad essere educato, mi aiuterà a conoscere lo scopo dell’esistenza dell’uomo sulla terra. E grazie a Still I Rise lo sto facendo, potendo studiare ogni giorno.
Ho frequentato un’altra scuola prima di venire qui. C’è una grande differenza in termini di istruzione tra chi studia in altre scuole e noi di Still I Rise. In generale qui in R.D.Congo non c’è una buona educazione, l’insegnante si comporta come un re, si impone, è difficile persino parlare con lui. Molti bambini diventano “Shèges” (delinquenti) stando a scuola.
Mi sento in pace e sono così felice di vedermi in uniforme come gli altri bambini. Sono già cambiato in ogni ambito della mia vita, il mio comportamento è cambiato.
Quando ero in miniera, ero esposto ad ogni tipo di comportamento scorretto. Ero scortese e irrispettoso con tutti, anche se un adulto mi chiedeva qualcosa, rispondevo in modo sgarbato. Ora so come comportarmi di fronte a tutti, adulti o bambini, analizzo le mie parole prima di pronunciarle, rispetto tutti, adulti o bambini.
Sono profondamente grato alla scuola Pamoja di Still I Rise. Nella mia precedente esperienza scolastica, sebbene avessi raggiunto la quarta elementare, nella mia testa non era rimasto niente. Da quando sono arrivato qui, ho studiato intensamente e, già prima di completare il livello 2, sapevo già leggere, scrivere e altre cose».
E tu cosa puoi fare per aiutarci?
Aderisci alla campagna “Basta bambini nelle miniere” e firma la petizione!
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