“Una catastrofe: è il terremoto più grave mai vissuto”
06/02/2023 – Tempo stimato di lettura 2 minuti.
Un terribile terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter ha colpito nel cuore della notte Turchia e Nord Ovest della Siria, causando il crollo di centinaia di edifici e un numero molto alto, ma ancora non definito, di morti e feriti.
Le scosse di assestamento continuano, si scava ininterrottamente e i White Helmets (il corpo di volontari ufficialmente noto come Difesa Civile Siriana) hanno dichiarato lo stato di emergenza. Al momento le comunicazioni con le persone in loco sono difficili, ma i membri dello staff dell’organizzazione sono tutti in salvo, mentre sono in corso gli accertamenti sullo stato degli studenti e delle loro famiglie. L’edificio della scuola Ma’an, che sorge nella città di Ad Dana, non sembra aver subito danni ingenti, ma maggiori accertamenti seguiranno nelle prossime ore.
Questa ennesima tragedia si somma alla già devastante situazione vissuta quotidianamente nel Nord Ovest della Siria, dove da quasi 12 anni si consuma una delle crisi umanitarie più gravi del nostro secolo. Qui vive una popolazione di 4,6 milioni di persone, di cui 2,9 milioni sono gli sfollati interni, poco meno di due terzi dei quali vivono nei campi (dati OCHA).
- 4,6 milioni milioni popolazione
- 2,9 milioni sfollati interni
Bombardamenti, rappresaglie e conflitti armati non si sono mai interrotti e nel dicembre 2022 sono stati accertati oltre 500 casi di colera nel Nord Ovest della Siria, a seguito di un’epidemia dichiarata pochi mesi prima. Tutto questo nella totale indifferenza della comunità internazionale.