Quello di Febbraio è stato un mese in cui si è parlato molto di Still I Rise, in Italia e nel mondo. Iniziamo dal 6 febbraio: in occasione del primo anniversario del terremoto che nel 2023 ha devastato Turchia e Siria, La Repubblica e La Stampa hanno diffuso un video con le testimonianze di alcuni sopravvissuti al terremoto, raccolte dalla nostra organizzazione. Spazio all’argomento anche su Syria TV, che ha documentato la piantumazione di 100 alberi realizzata dagli studenti della nostra scuola Ma’an per commemorare le vittime della catastrofe, e sull’Huffington Post, con un articolo a firma di Giulia Cicoli, la nostra Direttrice Comunicazione, Advocacy e Fundraising.
Sempre Giulia Cicoli è stata la protagonista di un’intervista per il programma “On the Road – Verso il Giubileo“, andato in onda sui canali internazionali di Rai Italia. In questo incontro, condotto da don Walter Insero, Giulia ha raccontato la nostra missione di garantire un’istruzione di eccellenza a bambini profughi e vulnerabili nel mondo.
Hanno fatto il giro d’Italia le coreografie degli studenti e delle studentesse della Still I Rise International School in Kenya sulle note dei successi di Sanremo! Dopo gli apprezzamenti sui social da parte di Mahmood e di Annalisa, alcune tra le maggiori testate italiane hanno diffuso i video, ormai diventati virali: ne hanno parlato, tra gli altri, anche La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Ansa, Leggo, Io Donna, Rainews, TG LA7 e That’s Fab!
Spostandoci oltreoceano, le testate internazionali hanno iniziato ad accendere i riflettori sulla Still I Rise International School di Bogotà, aperta lo scorso gennaio. Ne ha parlato SBS Australia, con un’intervista al nostro General Counsel, Giovanni Volpe, mentre l’agenzia AFP ha realizzato un reportage con le testimonianze di Nicolò Govoni, CEO di Still I Rise, di Giovanni Volpe, di due studenti della nostra scuola, Matilde e Rodrigo, e della loro mamma Sandra. El Espectador, Barron’s, Istoé Independente, Udg TV e France24 sono solo alcune delle grandi testate internazionali in lingua spagnola e portoghese ad aver rilanciato il reportage, dando spazio così alla nostra missione appena approdata in America Latina.
