Still I Rise lancia “Soffice Incontro”, un programma di formazione per insegnanti sull’accoglienza in classe di bambini vittime di trauma. L’obiettivo è fornire alle scuole strumenti utili ed efficaci per inserire nelle proprie classi studentesse e studenti con un passato e un presente difficile, in fuga dalla guerra e da violenze. La speranza è che la condivisione di queste conoscenze possa contribuire a una positiva accoglienza dei bambini ucraini nelle scuole italiane.
“Come Still I Rise abbiamo sviluppato una forte esperienza nel lavoro con minori che provengono da contesti molto difficili, e questo ci ha permesso di sviluppare tecniche e approcci efficaci per formare il nostro staff educativo. La situazione globale in Ucraina non ci ha lasciati indifferenti e abbiamo a lungo pensato a come poter essere utili in questa emergenza. La scintilla è arrivata da una nostra ex volontaria e insegnante di scuola secondaria, Elisa Bonollo, che ha portato in evidenza una necessità all’interno della scuola italiana: far sì che gli insegnanti possano essere equipaggiati per affrontare tutto questo nelle proprie classi”, spiega Michele Senici, Direttore dell’Educazione di Still I Rise.
Soffice Incontro si presenta come un kit di formazione online per tutti gli insegnanti che in questo momento storico, ma anche in qualsiasi occasione della loro carriera, si trovano a dover fare spazio in classe a un nuovo accolto, portatore di trauma e sofferenza. Il materiale formativo ha un taglio estremamente pedagogico e didattico, che informa l’insegnante sul tema della relazione, della cura dell’ambiente e delle attenzioni da tenere presenti in questi momenti delicati. Realizzato con il prezioso contributo di Sarah Ruzek, Valentina Picco e Rachele Pizzi, esperte dell’educazione di Still I Rise, “Soffice Incontro” è un vero e proprio pronto soccorso emozionale, volto ad accogliere lo studente vittima di trauma in un ambiente sicuro.
“L’insegnante ha un potere grande tra le mani: agire sulla relazione educativa per creare contesti e tempi di apprendimento ed educazione quanto mai efficaci. Come per ogni potere, anche in questo caso la massima cura e attenzione sono necessari. A maggior ragione se la relazione educativa include un bambino vittima di trauma”, conclude Michele Senici. “Oggi siamo molto felici di condividere i nostri materiali con tanti insegnanti in Italia: per la crisi ucraina e la relativa accoglienza di oggi, così come per tutti quei minori che hanno vissuto sofferenze drammatiche domani. Sapere di fare rete, di condividere competenza è qualcosa al sapore di speranza. E mai come ora questo sapore è necessario e prezioso”.